Visto che siamo una famiglia non tradizionale, il 24 sera, al posto del Cenone della vigilia senza un parente (poiché si trovano sparsi tutti per l'Italia e oltre), abbiamo optato per una veloce pizza e una serata al cinema ed abbiamo visto il nuovo film della Disney Frozen.
Di questo film avevo già parlato qui deplorando lo stravolgimento della versione disneyana rispetto alla fiaba originale, stravolgimento che mi lascia ancora con l'amaro in bocca, perché sono dell'idea che con una trama simile la Disney avrebbe potuto fare molto. Ad ogni buon conto, tralasciando per un attimo le critiche sulla grandezza degli occhi di Anna rispetto ai suoi polsi (qui) o della mancanza di POC (People Of Colour) nel film, volevo scrivere una breve recensione sulla storia ed evidenziarne un aspetto positivo. Innanzitutto ho trovato il film bellino, ma non eccezionale. Vale di certo il prezzo del biglietto, ma si può anche aspettare che esca in dvd o venga mandato in onda in televisione. Siamo ben lontani dai livelli di Rapunzel e Ralph Spaccatutto. Un grande fallimento della pellicola sono le canzoni, oltre ad essere decisamente troppe anche per un film Disney sono brevi e banali, la musica è piatta e monotona ed i testi decisamente insulsi con poche eccezioni (come la canzone iniziale e la ballata dei troll). Non voglio necessariamentefare fare paragoni con il Rinascimento Disney che ci ha regalato canzoni di una profondità sorprendente per un film per bambini (vedi la famosissima Hellfire), ma anche confrontando le canzoni di Frozen con quelle di Rapunzel o la Principessa e il Ranocchio il nuovo film ne esce con le ossa rotte.
Parliamo invece della trama e di quello che ho apprezzato. Ambientato in un regno dell'antica Scandinavia il film ha come protagoniste Elsa ed Anna, due sorelle e principesse di Arandelle. Elsa, la maggiore, possiede dalla nascita la facoltà di controllare il ghiaccio e la neve e la utilizza per giocare insieme alla sorellina. Un giorno però, la bambina ferisce involontariamente Anna alla testa con un frammento di ghiaccio. Quest'ultima perde i sensi, i genitori accorrono spaventati e la portano immediatamente dai potenti troll della montagna che la guariscono. A questo punto, resisi conto dell'immensità dei poteri della figlia e della mancanza di controllo su di essi, i genitori di Elsa decidono di confinarla in una stanza finché e di tenere le sue facoltà magiche nascoste ad Anna, a cui i ricordi dell'infanzia sono stati rimossi dai troll, fuorché la sensazione di aver vissuto con la sorella dei momenti felici. I genitori di Elsa non sono crudeli, è bene notarlo. Agiscono come agiscono per quello che credono che sia il bene delle figlie o il male minore. Vogliono che Elsa impari a controllare i suoi poteri miracolosi e che non sia una minaccia per sé stessa e gli altri, soprattutto per la sorella.
Piccolo appunto, avrei preferito che il rapporto tra le due sorelle da piccole fosse stato più sviluppato. Lo so, si tratta di un film Disney e ci si deve aspettare una narrazione veloce/superficiale, tuttavia, dal momento che la storia è incentrata sulla loro relazione, una scenetta in più tra Elsa e Anna da bambine sarebbe stata gradevole. Inoltre devo confessare che la scelta di cancellare le memorie di Anna e quindi rendere sua sorella poco più che una sconosciuta per lei mi ha lasciata interdetta. Una delle rare volte che la Disney mette in scena un legame fra sorelle, mi sarei aspettata di vederlo già formato e sviluppato, con le sue forze e le sue debolezze ma preesistente alla vicenda principale, invece vediamo che non è così. Più ci penso, più mi convinco che per certi versi è stato meglio rappresentato il legame di sorellanza fra Lilo e Nani (Lilo & Stitch), nonostante sia un legame che oscilla tra sorella-sorella e madre-figlia. Il legame delle due sorelle hawaiane infatti riesce ad essere più vero e quotidiano, colmo di urla, litigate, sguardi di stizza (vi ricordate la scena del litigio?), ma anche pieno di incondizionato affetto. Uno sviluppo del genere in Elsa e Anna non è stato possibile. Ora, dopo l'incidente, le bambine crescono senza quasi contatti fra di loro e la minore ne soffre molto, soprattutto perché non ne comprende il motivo, mentre Elsa soffoca il suo dolore nel silenzio. Come se non bastasse i genitori muoiono durante una traversata e le due sorelle si ritrovano orfane.
Piccolo appunto, avrei preferito che il rapporto tra le due sorelle da piccole fosse stato più sviluppato. Lo so, si tratta di un film Disney e ci si deve aspettare una narrazione veloce/superficiale, tuttavia, dal momento che la storia è incentrata sulla loro relazione, una scenetta in più tra Elsa e Anna da bambine sarebbe stata gradevole. Inoltre devo confessare che la scelta di cancellare le memorie di Anna e quindi rendere sua sorella poco più che una sconosciuta per lei mi ha lasciata interdetta. Una delle rare volte che la Disney mette in scena un legame fra sorelle, mi sarei aspettata di vederlo già formato e sviluppato, con le sue forze e le sue debolezze ma preesistente alla vicenda principale, invece vediamo che non è così. Più ci penso, più mi convinco che per certi versi è stato meglio rappresentato il legame di sorellanza fra Lilo e Nani (Lilo & Stitch), nonostante sia un legame che oscilla tra sorella-sorella e madre-figlia. Il legame delle due sorelle hawaiane infatti riesce ad essere più vero e quotidiano, colmo di urla, litigate, sguardi di stizza (vi ricordate la scena del litigio?), ma anche pieno di incondizionato affetto. Uno sviluppo del genere in Elsa e Anna non è stato possibile. Ora, dopo l'incidente, le bambine crescono senza quasi contatti fra di loro e la minore ne soffre molto, soprattutto perché non ne comprende il motivo, mentre Elsa soffoca il suo dolore nel silenzio. Come se non bastasse i genitori muoiono durante una traversata e le due sorelle si ritrovano orfane.
Tre anni dopo la dipartita, Elsa diventa maggiorenne e le porte del palazzo si aprono finalmente per la cerimonia di incoronazione. Mentre Anna, vissuta in solitudine e nell'isolamento, è a dir poco entusiasta della festa che si terrà la sera e sogna di incontrare il suo "vero amore", Elsa al contrario è incredibilmente tesa perché dovrà controllare i suoi poteri davanti a centinaia di persone e, come da copione, durante il ricevimento perde il controllo e usa i suoi poteri davanti a tutti, compresa la sorella Anna. Spaventata dalla reazione della folla, che la accusa di stregoneria, Elsa fugge dal Palazzo e si rifugia sulla Montagna del Nord dove edifica un inespugnabile castello di ghiaccio. Intanto, tutta Arandelle è piombata in un inverno perenne proprio a causa dei poteri di Elsa e per riportare l'estate e non morire tutti assiderati, Anna decide di inseguire la sorella e convincerla a tornare. Intanto, il regno è affidato ad Hans, principe delle Isole del Sud che ha conosciuto Anna durante la cerimonia per l'incoronazione della sorella ed ha chiesto di sposarla (il tutto in una serata), il loro fidanzamento però non è stata benedetta da Elsa. La principessa, quella sera, aveva infatti rimproverato la sorella per la sua impulsività dicendole che non ci si può innamorare e sposare una persona dopo averla conosciuta solo per una serata. Ad ogni modo, durante il suo viaggio Anna incontra un rozzo, ma simpatico venditore di ghiaccio, Kristoff e i due, accompagnati da un buffo pupazzo di neve, Olaf, arrivano finalmente al castello di Elsa. Altro appunto, una volta arrivati alla fortezza, il confronto tra le due sorelle è praticamente inesistente. Questo dovrebbe essere il momento in cui il film raggiunge il suo apice. Siamo portati ad assistere all'incontro-scontro fra due sorelle che possono finalmente fronteggiarsi dopo tanti anni e ci sono tutti gli ingredienti per una scena ricca (insicurezza, chiusura e bisogno di solitudine da un lato, speranza e esuberanza dall'altro, il tutto condito dalla mancanza di tempo). Eppure, la scena si rivela essere una delusione. Innanzitutto, invece di parlarsi, le due sorelle cantano, il che non sarebbe negativo se questo fosse un film Disney con una colonna sonora come si deve ma, come ho già detto così non è, e il momento clue del film, il confronto due sorelle che possono finalmente parlarsi dopo tanti anni di silenzio, la disperazione straziante di Elsa per non essere in grado di controllare i suoi poteri e il crescente fastidio verso la sorella minore che, per quanto si sforzi non riesce a capirla pienamente, si risolve in una delusione e il pubblico si accorge a malapena che durante la canzone/discussione Elsa ferisce di nuovo involontariamente la sorella, questa volta non alla testa, ma al cuore. Anna è destinata alla morte e Kristoff la porta dai troll che lo hanno cresciuto fin da bambino, i quali decretano che a guarire la ragazza potrà essere solamente un atto di vero amore.
A questo punto ci si chiede quale sarà l'atto di vero amore e, soprattutto, da chi verrà? Si decide quasi subito che questo atto debba essere un bacio e che debba venire da Hans, il principe che Anna aveva conosciuto la famosa sera dell'incoronazione di Elsa. Comincia quindi una corsa contro il tempo per riportare la principessa al palazzo dal suo promesso sposo. Proprio lì, però Anna scopre con orrorre che Hans è un imbroglione, intenzionato a sposarla solamente per avere una possibilità di ereditare un trono (essendo lui sì un principe, ma tredicesimo nella linea di successione). Il giovane decide quindi di lasciare Anna a morire e di dare la colpa ad Elsa, nel frattempo imprigionata, che verrà così giustiziata lasciandogli campo libero per il trono. Tuttavia, Elsa riesce a fuggire dalla prigione grazie ai suoi poteri, anche Anna riesce a fuggire dal palazzo dove era stata abbandonata alla morte e vaga alla ricerca di Kristoff che capisce di amare e che sa potrà salvarla con un gesto di vero amore. Proprio mentre sta per raggiungere il venditore di ghiaccio, però, Anna scorge con la coda dell'occhio la sorella che sta per essere trafitta dalla spada di Hans. Abbandona dunque Kristoff e fa da scudo alla sorella con il proprio corpo e, mentre ciò accade, si trasforma completamente in una statua di ghiaccio sulla quale la spada di Hans si infrange. Elsa disperata piange la morte della sorella e tra le sue lacrime, Anna torna miracolosamente in vita. Fine della storia.
La cosa che ho apprezzato di più della pellicola è stata la messa in scena di un amore diverso da quello romantico, anche se si intuisce che Kristoff e Anna siano innamorati (i due si scambiano anche un bacio), la vera storia d'amore è quella tra le due sorelle. L'amore fraterno (specialmente quello tra due sorelle) non era ancora stato portato in scena dalla Disney (fatta eccezione per Koda fratello orso, come mi ha fatto notare ricciocorno, mi scuso per averlo dimenticato) ed i suoi rapporti tra sorelle lasciavano parecchio a desiderare (le sorellastre di Cenerentola non sono certo un esempio di amore fraterno e le sei sorelle di Ariel quasi non compaiono nel film). In questo film invece le due sorelle sono anche due amiche, due compagne che vogliono l'una il bene dell'altro, ma reagiscono agli eventi della loro vita in maniera diversa. Elsa è fredda e razionale. Non possiede la spensieratezza della sua età, ma vive con un peso che la sorella non riesce neppure ad immaginare sommato al senso di colpa per aver quasi ucciso sua sorella da bambina. Taglia fuori Anna dalla sua vita sostanzialmente per proteggerla, mentre Anna vorrebbe entrarvi con tutta sé stessa e ritrovare con la sorella quel rapporto meraviglioso e magico che avevano da piccole. Proprio per questo come ho già detto avrei preferito che il rapporto venisse esplorato un tantino di più.
Altro elemento che ho apprezzato è stata l'assenza del matrimonio finale, matrimonio che abbiamo anche nei film con le nuove Disney Princess (Tiana e Rapunzel per intenderci). Inoltre, abbiamo una seconda principessa, oltre a Merida, ufficialmente senza storia d'amore, Elsa, che alla fine del film eredita il trono e governa il suo regno in totale autonomia.
Parliamo poi della storia d'amore di Anna. Si vede che la Disney ha imparato a prendere un po' in giro le principesse della "vecchia generazione" modello Cenerentola, per dire, e il loro concetto di amore totalmente irreale. Un amore che concepisce il matrimonio come un'unione tra quelli che sono essenzialmente due sconosciuti, come Hans ed Anna, insegnando che uno dei presupposti essenziali per amarsi è conoscersi. Forse il fulcro del film oltre alla relazione tra Elsa ed Anna è proprio la discussione sull'amore. Che cos'è l'amore? L'amore è mettere il bene di una persona davanti al proprio, cantano i troll che hanno dato a Kristoff una famiglia. L'amore è il motore che muove le decisioni dei personaggi principali del film, Elsa ha dimostrato il suo amore per Anna per tanti anni, tagliandola fuori dalla sua vita per proteggerla, Kristoff torna da Anna per amore, i troll hanno "adottato" e cresciuto il piccolo montanaro e la sua renna per amore ed Anna dimostra il suo amore per Elsa mettendo la vita della sorella davanti alla sua.
Quindi, alla fine del film, il gesto d'amore che salva Anna è il suo.
A questo punto ci si chiede quale sarà l'atto di vero amore e, soprattutto, da chi verrà? Si decide quasi subito che questo atto debba essere un bacio e che debba venire da Hans, il principe che Anna aveva conosciuto la famosa sera dell'incoronazione di Elsa. Comincia quindi una corsa contro il tempo per riportare la principessa al palazzo dal suo promesso sposo. Proprio lì, però Anna scopre con orrorre che Hans è un imbroglione, intenzionato a sposarla solamente per avere una possibilità di ereditare un trono (essendo lui sì un principe, ma tredicesimo nella linea di successione). Il giovane decide quindi di lasciare Anna a morire e di dare la colpa ad Elsa, nel frattempo imprigionata, che verrà così giustiziata lasciandogli campo libero per il trono. Tuttavia, Elsa riesce a fuggire dalla prigione grazie ai suoi poteri, anche Anna riesce a fuggire dal palazzo dove era stata abbandonata alla morte e vaga alla ricerca di Kristoff che capisce di amare e che sa potrà salvarla con un gesto di vero amore. Proprio mentre sta per raggiungere il venditore di ghiaccio, però, Anna scorge con la coda dell'occhio la sorella che sta per essere trafitta dalla spada di Hans. Abbandona dunque Kristoff e fa da scudo alla sorella con il proprio corpo e, mentre ciò accade, si trasforma completamente in una statua di ghiaccio sulla quale la spada di Hans si infrange. Elsa disperata piange la morte della sorella e tra le sue lacrime, Anna torna miracolosamente in vita. Fine della storia.
La cosa che ho apprezzato di più della pellicola è stata la messa in scena di un amore diverso da quello romantico, anche se si intuisce che Kristoff e Anna siano innamorati (i due si scambiano anche un bacio), la vera storia d'amore è quella tra le due sorelle. L'amore fraterno (specialmente quello tra due sorelle) non era ancora stato portato in scena dalla Disney (fatta eccezione per Koda fratello orso, come mi ha fatto notare ricciocorno, mi scuso per averlo dimenticato) ed i suoi rapporti tra sorelle lasciavano parecchio a desiderare (le sorellastre di Cenerentola non sono certo un esempio di amore fraterno e le sei sorelle di Ariel quasi non compaiono nel film). In questo film invece le due sorelle sono anche due amiche, due compagne che vogliono l'una il bene dell'altro, ma reagiscono agli eventi della loro vita in maniera diversa. Elsa è fredda e razionale. Non possiede la spensieratezza della sua età, ma vive con un peso che la sorella non riesce neppure ad immaginare sommato al senso di colpa per aver quasi ucciso sua sorella da bambina. Taglia fuori Anna dalla sua vita sostanzialmente per proteggerla, mentre Anna vorrebbe entrarvi con tutta sé stessa e ritrovare con la sorella quel rapporto meraviglioso e magico che avevano da piccole. Proprio per questo come ho già detto avrei preferito che il rapporto venisse esplorato un tantino di più.
Altro elemento che ho apprezzato è stata l'assenza del matrimonio finale, matrimonio che abbiamo anche nei film con le nuove Disney Princess (Tiana e Rapunzel per intenderci). Inoltre, abbiamo una seconda principessa, oltre a Merida, ufficialmente senza storia d'amore, Elsa, che alla fine del film eredita il trono e governa il suo regno in totale autonomia.
Parliamo poi della storia d'amore di Anna. Si vede che la Disney ha imparato a prendere un po' in giro le principesse della "vecchia generazione" modello Cenerentola, per dire, e il loro concetto di amore totalmente irreale. Un amore che concepisce il matrimonio come un'unione tra quelli che sono essenzialmente due sconosciuti, come Hans ed Anna, insegnando che uno dei presupposti essenziali per amarsi è conoscersi. Forse il fulcro del film oltre alla relazione tra Elsa ed Anna è proprio la discussione sull'amore. Che cos'è l'amore? L'amore è mettere il bene di una persona davanti al proprio, cantano i troll che hanno dato a Kristoff una famiglia. L'amore è il motore che muove le decisioni dei personaggi principali del film, Elsa ha dimostrato il suo amore per Anna per tanti anni, tagliandola fuori dalla sua vita per proteggerla, Kristoff torna da Anna per amore, i troll hanno "adottato" e cresciuto il piccolo montanaro e la sua renna per amore ed Anna dimostra il suo amore per Elsa mettendo la vita della sorella davanti alla sua.
Quindi, alla fine del film, il gesto d'amore che salva Anna è il suo.
Le due sorelle Anna a sinistra ed Elsa a destra |