Non è spaccare i denti al bullo che fermerà il bullismo. |
Dodici giorni fa scrivevo questo post sul caso del bullismo di Bollate. Da allora sono successe un po' di cose, ho iniziato a fare volontariato in una scuola elementare, ad esempio, e ho riflettutto a lungo su quello che nello scorso post avevo solo accennato: come si combatte il bullismo in una società che è in sé stessa bulla?
In molti hanno portato l'esempio della ragazza sovrappeso della campagna #nobodyshaming, il cui video su youtube è stato preso di mira da Striscia la notizia che lo ha inserito nella rubrica "I nuovi mostri" (raccolta di episodi divertenti/imbarazzanti accaduti di recente in tv o nella rete). Non è forse bullismo anche quello? Come mai questo non viene condannato mentre la rissa di Bollate sì?
Porto un altro esempo di cui non ha ancora parlato nessuno. Su facebook esiste un gruppo chiamato l'ODM, acronimo per Outfit di Merda, mentre scrivo questo post ha più di settantaduemila fan. Di cosa si occupa questo gruppo? Si occupa di collezionare foto di passanti vestiti, a detta dei fotografi, in maniera discutibile. Le foto possono essere scattate da chiunque ed a chiunque, vengono inviate agli admin della pagina e pubblicate in mondovisione accompagnate da frasi di scherno. Il commento con più like di una foto che sto guardando proprio adesso è "è un atto osceno in luogo pubblico" riferendosi all'abbigliamento di una signora fotografata da dietro. E' opportuno specificare che la maggioranza delle foto è scattata a persone contro la loro volontà, di nascosto. Inoltre, in questi casi, spesso ad essere criticato non è il capo di abbigliamento in sé, quanto il fatto che la persona non se lo "possa permettere" (di solito perché troppo grassa).
E' un'offesa al buon gusto, un insulto, un male per gli occhi, fa' schifo, deve rinchiudersi, vestita così non può uscire e anzi sarebbe meglio che non uscisse affatto. Sempre in questo gruppo (ma ne esistono molti altri così, ho solo scelto quello con il titolo più eclatante) una delle foto più recenti è stata scattata ad un'ignara ragazza alla quale s'intravedeva l'assorbente fra le mutande.
L'atteggiamento che spinge un* ragazz* a scattare la foto ad una persona in difficoltà o in una situazione imbarazzante e di metterla alla berlina in mondivisione invece di, magari, farle notare con discrezione della situazione senza farla sentire a disagio?
L'atteggiamento della maggiorparte dei commentatori di questo gruppo è proprio il tipico atteggiamento di un bullo: derisione, scherno, insulti, dare addosso in massa a una persona; eppure scommetto che queste persone avranno sicuramente sentito della rissa di Bollate, schierandosi dalla parte della vittima ed insignandosi per il comportamento della bulla, per il bullismo in generale.
Il primo caso non viene considerato bullismo, il secondo sì. Perché? Davvero non riusciamo ad accorgerci che rissa, un raid, un suicidio non sono altro che un finale che noi stessi stiamo scrivendo giorno per giorno? Davvero il solo modo che abbiamo per sentirci più forti è schiacciare chi è sotto di noi, così senza motivo, solo perché oggi è toccato a lui, sperando che il nostro turno non arrivi mai? Non c'è più forza nel provare, almeno provare, a tirarsi fuori da questa melma e dare la mano alla vittima? Opporsi al bullismo e non solo (non tanto) al bullo?
Perché il bullo di oggi può diventare la vittima di domani proprio grazie al perverso meccanismo del bullismo che rimane il solo e inconstrastato vincitore.
P.S. Come ho già scritto ho iniziato a fare volontariato alle elementari e mi sto accorgendo che i bulli in potenza sono spessissimo bambini con moltissimi problemi, con una bassa considerazione di sé, bisogno di affetto e apporovazione. Il tempo per dare loro affetto ed aumentare la loro autostima prima che vedano nel bullismo l'unica soluzione possibile si accorcia ogni generazione di più.